Numerosi progetti Erasmus che coinvolgono studenti e docenti

Le lezioni sono iniziate da un mese e mezzo, ma l’attività di progettazione nell’ambito Erasmus che interessa lo Sraffa-Marazzi, prospetta già un biennio ricco di iniziative, che riguardano gli studenti e i docenti.

Un’intensa attività di condivisione tra insegnanti provenienti da diversi paesi europei e studenti, nell’ambito etwinning, che avranno l’opportunità di conoscere altre culture, approfondire le competenze linguistiche approcciandosi a nuove metodologie didattiche. Nel linguaggio tecnico, lo Sraffa è protagonista in una serie di progetti Erasmus, dalle sigle lunghissime, ma che hanno un comune obiettivo: la promozione di una scuola che sappia guardare all’Europa e a ciò che in Europa si fa in ambito scolastico, recependo ciò che di buono e innovativo si fa all’estero, al fine di rendere più competitivi i giovani studenti. Anima dei diversi progetti Erasmus è Mariella Brunazzi, docente di lingua inglese, che da anni promuove questo tipo di progettualità e che nell’ultimo anno ha trovato il supporto di una quindicina di docenti delle sedi Sraffa e Marazzi, i quali hanno partecipato ad un percorso formativo che li ha portati a vivere esperienze laboratoriali in Belgio, senza dimenticare il gruppo di studenti che a luglio è stato impegnato in stage in Inghilterra e più recentemente, la presenza della stessa docente e del collega Fabrizio Tiriticco, al primo incontro progetto Erasmus VET (dall’acronimo inglese Vocational Educational Training, in altri termini, formazione professionale) Sustein che si è tenuto a Noordwijk in Olanda.

Tra le iniziative già partite e quelle che si svolgeranno nei prossimi due anni, complessivamente, saranno circa 50 gli studenti coinvolti e circa 40 i docenti, che avranno la possibilità di condividere le mobilità in diversi paesi: dalla Francia, alla Romania, dal Portogallo all’Isola di Wight (a sud di Southampton), Grecia, Polonia, Malta, ed Isola della Riunione, situata nell’oceano indiano e appartenente alla Francia.

Con riferimento alle tematiche affrontare, gli ambiti sono molteplici: rinnovare la scuola per creare un ambiente dove gli studenti possano sperimentare, pianificare ed essere responsabili del proprio apprendimento; affrontare il problema dei conflitti (bullismo al razzismo) che si verificano tra gli studenti, con conseguenti risultati negativi; interrogarsi sulla condizione di chi non consegue un diploma e non riceve una formazione professionale e di conseguenza, un lavoro dignitoso.

Di particolare rilievo, il coinvolgimento degli studenti e dei neodiplomati degli istituti professionali ad indirizzo enogastronomico presenti nelle province di Mantova, Cremona, Bergamo e Brescia (territori che hanno ricevuto nel 2017 il riconoscimento di European Region of Gastronomy), per permettere loro di svolgere esperienze di stage all’estero, in aziende del settore, per perfezionare competenze professionali ed acquisire quelle linguistiche, da poter riportare sul territorio di origine.