Sraffa e Marazzi: conferenze e albero della legalità

Nonostante la frequenza a distanza, con l’eccezione degli studenti a scuola per le attività laboratoriali, nelle due sedi dello Sraffa si è parlato di legalità in diversi momenti: da una parte, le classi quarte sono state coinvolte nel progetto di educazione civica curato dal Procuratore emerito Benito Melchionna, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione contro la criminalità organizzata. Dall’altra, una piccola delegazione di studenti ha partecipato alla messa a dimora di due alberi della legalità presso lo spazio verde delle due sedi, quale simbolo dell’adesione della scuola ai principi della legalità. Per l’intervento del dottore Melchionna, presenti a scuola, oltre alla dirigente Roberta Di Paolantonio, il segretario della delegazione Lombardia di IPA (International Police Association) Vincenzo Perotti, che ha interagito con il dott. Melchionna e con gli alunni collegati da casa. Diverse le sollecitazioni poste dal Procuratore agli allievi, ai quali è stato presentato anche il volume Cittadinanza e Costituzione, spunti formativi per la scuola, oltre la povertà educativa, utile strumento per stimolare gli approfondimenti richiesti dalla nuova disciplina di cittadinanza e costituzione.

Quanto alla piantumazione delle due querce, l’attività si inserisce nell’ambito delle iniziative di educazione alla legalità, ma anche nell’ottica della collaborazione con gli enti del territorio, in particolare con il Parco Regionale del Serio, che ha curato la messa a dimora dei due giovani alberi all’interno degli spazi verdi della sede centrale Sraffa e della sezione associata Marazzi. Oltre alla condivisione non solo simbolica dei temi relativi alla salvaguardia ambientale, l’obiettivo della scuola, è quello di sostenere concretamente le iniziative della Fondazione Falcone: “Anche noi abbiamo i nostri alberi amici della legalità e della giustizia affinché, ricordando le figure dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, possa sempre mantenersi viva la memoria e la testimonianza contro le mafie e la criminalità” ha detto il docente referente Pietro Fischietti. La messa a dimora delle due querce è stata preceduta dall’introduzione del biologo Ivan Bonfanti, responsabile del settore ecologia e ambiente del Parco del Serio, che ha spiegato il perché della scelta della quercia, simbolo di forza, non potendo per ragioni climatiche riproporre il grande ficus conosciuto come Albero Falcone, presente nei pressi della casa palermitana del magistrato.

Video

Galleria fotografica